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Iniezione Nate per correre
Di Andrea Comini Eccellenza dallesperienza
Il ventennio finale del secolo appena concluso ha segnato un forte incremento nellutilizzo di manufatti in materiale plastico e il settore dellimballaggio è tra quelli che ne ha approfittato in misura maggiore. Per questa ragione spiegano alla BMB - tutti o quasi i costruttori di macchine a iniezione hanno investito risorse nella progettazione e realizzazione di sistemi sempre più sofisticati atti alla realizzazione di prodotti con spessore sottile, altamente qualitativi e soprattutto a costi competitivi. Macchina per stampaggio ad alta velocità Serie KWPI di BMB
BMB, tra i leader tecnologici del settore iniezione, vanta unesperienza pluridecennale nella progettazione e realizzazione di macchine dedicate allo stampaggio di articoli a pareti sottili. La società offre infatti una gamma di macchine (serie Pi) specificamente progettata per la produzione di manufatti con stampi multi-cavità e tempi di ciclo estremamente ridotti. Già allinizio degli anni 80, BMB proponeva macchine per la produzione di base cups (le coppette che in quegli anni servivano come base per le bottiglie in plastica) mediante le quali era possibile ottenere un ciclo di produzione costante e garantito di soli 3 sec con uno stampo a 4 cavità. Attualmente le applicazioni delle presse BMB sono ancora più spinte, come emerge dai seguenti esempi applicativi reali:
Non solo macchine di piccolo tonnellaggio vengono utilizzate nel settore dellimballaggio; per esempio, presso un cliente BMB operante nel piacentino, il cui parco macchine (oltre venti presse) è dedicato esclusivamente al settore dellimballaggio, sono installati alcuni modelli da 4800 kN dotati di stampi a libro da 48+48 cavità per la produzione di articoli in PS (peso iniettato di circa 350g), con tempo di ciclo di soli 6 secondi, per una produzione di 57.600 pezzi/ora; altre macchine, con potenza di chiusura compresa da 650 kN a 2500 kN, producono articoli destinati allimbottigliamento dellacqua, al catering ecc. E evidente sottolinea il costruttore bresciano - che per ottenere risultati tanto brillanti è necessario utilizzare macchine progettate esplicitamente per lavorare in sicurezza con tempi di ciclo brevissimi e in grado di assicurare quel binomio qualità-quantità di cui sopra. Lesperienza maturata sul campo da BMB ha permesso di proporre macchine in grado di garantire unelevata produzione anche grazie allo sviluppo tecnologico dellelettronica, con la messa a punto di sofisticati sistemi di controllo dellintera fase di lavoro. Luso congiunto di valvole oleodinamicamente assistite e di servovalvola per il controllo del movimento delliniezione abbinate al nuovo microprocessore, che permette di ottenere unottimale programmazione dei parametri di stampaggio (e che è stato realizzato in collaborazione con Siemens), concorre ad ottenere una produzione qualitativamente costante nel tempo. In pratica, per i movimenti macchina vengono utilizzate valvole proporzionali con controllo in anello chiuso (chiamate anche valvole retroazionate), che permettono di ottenere il costante rispetto dei parametri di programmazione impostati. Al fine di garantire la prontezza e la rapidità dei movimenti necessari per gli stampaggi veloci, BMB ha appositamente dimensionato limpianto oleodinamico e installato un numero maggiore di accumulatori in asservimento a tutte le fasi di lavoro. Gli accumulatori operano abbinati ad una pompa a portata variabile e questo innovativo sistema oleodinamico, assistito da un software dedicato, permette di produrre con tempi di ciclo inferiori e, tema di grande attualità, di ottimizzare loleodinamica per una ulteriore cospicua riduzione dei consumi energetici. In pratica, gli accumulatori (che sulle macchine BMB sono parte dellequipaggiamento di serie) si rendono indispensabili al fine di poter esprimere elevate velocità di iniezione che permettono di eseguire in modo estremamente rapido la fase di riempimento delle cavità nello stampo. Ai sopra citati dispositivi si deve aggiungere la vite scelta dal costruttore, con un rapporto L/D superiore ai 24 diametri, in grado di plastificare elevate quantità di materiale nel breve tempo dedicato a questa operazione. Per meglio comprendere levoluzione tecnologica vissuta dalle
macchine BMB, è utile il confronto tra la produzione di tappi in HDPE per bottiglie da
acqua minerale, in stampi a 48 cavità, eseguita su due macchine (sempre BMB) con forza di
chiusura di 2000 kN. La nuova macchina della serie KW Pi, equipaggiata con motore elettrico da 45 KW e vite da 55 mm, lavora con un tempo reale di ciclo di 5,1 sec producendo 33.500 capsule/ora con un consumo medio pari a 65 KW/ora, cui corrisponde un consumo specifico di 1,9 Watt per capsula. Confrontando i dati, si nota che levoluzione tecnologica della nuova serie, utilizzando solo il 15% di energia elettrica in più, permette un incremento della produzione pari al 22,5%, cui corrisponde un risparmio energetico per capsula di circa il 10%. Possiamo pertanto così riassumere i concreti vantaggi riscontrati con lutilizzo delle macchine BMB in applicazioni ad alta velocità: maggior plastificazione, maggiore velocità diniezione, omogenea chiusura dello stampo, incremento della produzione e minor consumo energetico specifico, cioè in rapporto al materiale trasformato. Dedicate e robotizzate
Per particolari settori, ad esempio quello della telefonia mobile o dell'industria elettrica-elettronica, dove la riduzione dei pesi e di conseguenza degli spessori è una richiesta in continuo aumento, Engel ha realizzato una pressa dedicata, denominata HSI. Alla sua presentazione, questa pressa lavorava con uno stampo per la produzione di un corpo per trasformatore elettrico con pareti di spessore 0,25 mm e tempo di riempimento di 0,12 secondi. La HSI può lavorare con una velocità d'iniezione massima della vite di 1000 mm/sec, ottenuta con un accumulatore e una servovalvola; il controllo in anello chiuso è assicurato da un processore a 64 bit con software algoritmico di autoapprendimento e autocorrezione dei parametri. Unimportante novità Engel nel settore dello stampaggio veloce è poi la pressa elettrica senza colonne della serie Lightning che, grazie alla particolare costruzione del gruppo chiusura e del gruppo iniezione con possibilità di sovrapporre tutti i movimenti, raggiunge le stesse prestazioni di una pressa idraulica sotto accumulatore. Il gruppo chiusura è del tipo senza colonne
a ginocchiera ed è azionato da un servomotore con riduttore planetario e biella.
Tutti i movimenti sono rotatori e ciò assicura unelevata dolcezza di funzionamento
anche alla massima velocità. Tutte le presse Engel per stampaggio veloce possono essere equipaggiate con uno speciale robot integrato che assicura un tempo di prelievo di soli 0,38 sec. Il robot Engel modello Speedy è costruito con materiali leggeri e vanta accelerazioni dell'ordine dei 150 m/sec. Il robot può essere abbinato alla linea di pallettizzazione Engel Trayserver, che permette la pallettizzazione delle parti stampate in appositi vassoi. La pressa, il robot e le periferiche formano un sistema completamente integrato e controllato totalmente dal video della pressa. Il nome dice tuttoLa velocità, fin troppo facile evincerlo, è lessenza del progetto Mach III di Sandretto, nato in base a una precisa filosofia dazienda, secondo la quale tutti i mercati vogliono le stesse cose dalle macchine che acquistano. La differenza consiste nel grado di importanza che ogni segmento di mercato dà. Idealmente, i clienti desiderano una macchina che non costi nulla ed il cui funzionamento non comporti spese, che non occupi spazio e che produca allistante pezzi perfetti. Nessuno, ovviamente, è in grado di fornire una pressa con caratteristiche simili. Occorre, invece, comprendere il concetto del termine valutazione. Un esempio di valutazione è dato da uno stampatore per conto terzi che alla velocità preferisce una maggiore flessibilità; nel settore dellimballaggio, avviene esattamente il contrario: la velocità viene infatti privilegiata rispetto alla flessibilità. Il fattore chiave nello stampaggio ad alta velocità evidenzia il costruttore - è lottimizzazione della produttività, che deriva dalla capacità della pressa di eseguire cicli rapidi e di mantenere tale rapidità. Questi due fattori rivestono, infatti, unimportanza maggiore in questo settore di mercato rispetto ad altri aspetti quali, per esempio, la quantità di stampi diversi che la pressa è in grado di utilizzare o limportanza del suo aspetto estetico. Un esempio calzante è il rapporto fra lo spazio occupato
dalla pressa e le sue caratteristiche prestazionali: lutilizzo di gruppi di
chiusura e di iniezione a due pistoni permette di fabbricare presse di tipo compatto;
esse, tuttavia, non assicurano il necessario grado di controllo con funzionamento alla
massima velocità. La nuova gamma Mach III è stata sviluppata partendo dalla precedente e fortunata serie di presse Mach, progettata per lo stampaggio di componenti a parete sottile. Attualmente la serie comprende sei modelli, con forza da 110 a 500 tonnellate, e successivamente verrà introdotta anche la versione da 6500 kN. Saranno inoltre disponibili nove gruppi iniezione (diametro vite da 30 a 105 mm), con possibilità per ogni gruppo di montare una vite scelta fra tre diversi modelli e, per ogni gruppo di chiusura, un gruppo iniezione scelto fra i quattro disponibili. Oltre a ciò, la pressa potrà essere fornita con dotazioni specifiche per lo stampaggio di componenti a parete sottile ed equipaggiata con gruppi di plastificazione progettati appositamente per lapplicazione. Il gruppo di potenza delle Mach III presenta un insieme integrato formato da un motore raffreddato a olio e da una pompa, che assicurano elevata efficienza, affidabilità e ridotto livello di rumorosità. Il gruppo aziona un sistema differenziale dotato di due accumulatori, uno per liniezione e laltro per la chiusura. Il sistema funziona a circuito chiuso e tutte le valvole sono installate in prossimità degli accumulatori. Lazionamento della vite avviene di serie tramite un motore a cilindrata variabile a pistoni radiali con controllo elettronico, per garantire valori di velocità e coppia della vite elevati. In opzione è prevista la possibilità di utilizzare un azionamento vite elettrico con risparmi di potenza che solo un motore ibrido può garantire in tali condizioni. La possibilità di sovrapposizione dei movimenti aumenta le prestazioni in termini di controllo, pur non dimenticando i notevoli risparmi energetici. Molte macchine acquistate in questo settore sono destinate a un solo tipo di applicazione, in genere trasformano lo stesso materiale. Grazie alla vasta modularità e allampia gamma di profili vite disponibili, la Mach III può essere ottimizzata per lapplicazione specifica, assicurando la massima produttività e qualità, mantenendo sotto controllo i costi ed il consumo energetico. Lalto rendimento dei gruppi installati da Sandretto rende queste macchine ideali per produzioni di ogni tipo, da articoli relativamente semplici come tappi e chiusure fino a componenti più sofisticati, come i collegamenti via cavo. La velocità di iniezione, comune a tutta la gamma, è di 1,2 m/sec e, cosa più importante, 1m/sec con il 65% della pressione massima di iniezione. La velocità massima di iniezione viene raggiunta in soli 0,01 secondi, mentre la velocità di decelerazione, dal valore massimo a zero, si ottiene in un tempo ancora inferiore (0,005 secondi). La velocità periferica della vite (modello standard con L/D pari a 24 e rapporto di compressione progressivo) imposta dalle condizioni reologiche è di 7,5 m/sec e minimizza il recupero vite, quindi il tempo di ciclo. Oltre alla vite di serie, sono disponibili modelli con miscelatori e barriere speciali per applicazioni specifiche. La pressa nella versione standard raggiunge pressioni di iniezione da 1500 a 2500 bar, ma è possibile installare un gruppo speciale per lo stampaggio di componenti a parete sottile che permette di raggiungere pressioni di iniezione fino a 3200 bar. I gruppi chiusura adottati sulle Mach III sono robusti e assicurano uneccellente combinazione di velocità e forza. Altre caratteristiche importanti includono: ampio passaggio tra le colonne; piedini di supporto per piani di grandi dimensioni e boccole per piani; vasta scelta di sistemi di estrazione (estrattore centrale o a piastra); perfetto allineamento dei piani e ridotta flessione degli stessi; massima versatilità di utilizzo di piani di diverse dimensioni e di sistemi diversi di estrazione. Il gruppo di chiusura a pistone singolo assicura precisa Sandretto - il controllo accurato e il movimento dolce dei carichi dinamici, permettendo unelevata velocità di chiusura anche con gli stampi più pesanti. La struttura del gruppo chiusura è progettata in modo da assicurare robustezza e rigidità, facilitando, al contempo, laccesso da entrambi i lati della pressa per la rimozione del pezzo (caduta per gravità o estrazione tramite robot). Il sistema di controllo, totalmente nuovo, e linterfaccia
operatore sono stati progettati con lausilio di strumenti tecnologici dellultima
generazione e con la consapevolezza di dover garantire il perfetto funzionamento ad alta
velocità. Grazie alle tecniche innovative utilizzate nella sua progettazione, linterfaccia
del sistema è un dispositivo altamente sofisticato ma di facile utilizzo da parte delloperatore.
La configurazione automatica e personalizzata dellinterfaccia e laccesso con
codici di livello dellutilizzatore semplificano luso del sistema anche a
fronte di funzioni estremamente complicate. La natura informativa dellinterfaccia,
associata alle funzioni help di cui dispone il sistema, facilita la
comprensione e la soluzione di eventuali problemi. Questa gamma di presse è stata specificamente progettata da Sandretto per garantire elevata produttività, ottime prestazioni e affidabilità. Le specifiche elevate unite alle caratteristiche di modularità e alla scelta di profili diversi delle viti rendono le Mach III ideali per le applicazioni più esigenti. Sotto pressioneIl mercato degli imballaggi, così come quello dei pezzi tecnici, chiede spessori sempre più sottili e per soddisfarlo spiega Netstal ai costruttori spetta il compito di realizzare presse capaci di sviluppare pressioni diniezione sempre più elevate. I cellulari costituiscono un ottimo esempio di miniaturizzazione e alleggerimento: modelli di cui ora a malapena si avverte la presenza nelle tasche, solo un paio danni fa erano molto più pesanti e ingombranti, mentre nel contempo le batterie si sono ridotte in dimensioni aumentando in modo esponenziale durata e numero delle funzioni. Chiaramente, la sofisticazione dei componenti esterni di un cellulare è materia ideale per applicazioni di stampaggio veloce a parete sottile, posto che vi sia sufficiente pressione a disposizione. Le presse Netstal della serie Synergy dispongono di unità di plastificazione studiate appositamente per applicazioni in alta pressione diniezione(fino a 3000 bar), offrendo però anche elevata precisione, alta velocità, lunga durata, facilità dimpiego e comode procedure di sostituzione. La presenza di accumulatori idraulici e di sistemi per mantenimento costante della pressione permette di raggiungere elevate capacità diniezione con tempi di risposta ridotti al minimo. Tre i tipi di vite disponibili: standard, a bassa compressione e HiMelt. Anche i materiali con cui realizzare il gruppo iniezione possono essere indicati dal cliente in unampia gamma, così da avere lesecuzione ideale in funzione dellapplicazione specifica. Precisione in piena corsaPer produzioni veloci di componenti di precisione a parete sottile, Demag Ergotech propone la gamma EL-Exis S (da 60 a 350 tonnellate), costituita da presse ad azionamento elettrico-idraulico particolarmente veloci e affidabili. La presenza di circuiti di regolazione decentralizzati,
paralleli e indipendenti per il gruppo chiusura, il gruppo iniezione e i movimenti
secondari, consente di ottenere cicli di movimento molto veloci, armonici e silenziosi. Un accumulatore con servovalvola fornisce velocità e precisione in fase diniezione, con possibilità di raggiungere valori di tutto rispetto: 1000 mm/sec nelliniezione e 12 m/sec nellaccelerazione della vite. La miglior protezione dello stampo in fase di chiusura veloce della macchina è ottenuta mediante un nuovo sistema di sicurezza dotato di sensori altamente efficienti che danno il consenso alla chiusura solo in assenza di qualsiasi disturbo; anche una minima resistenza provocherebbe infatti il blocco di sicurezza del gruppo chiusura in una frazione di secondo. Le EL-Elexis S sono state progettate per sopportare sollecitazioni molto alte e dispongono perciò di un telaio particolarmente rigido e di piastre portastampo ottimizzate mediante la tecnica dellanalisi a elementi finiti. La piastra fissa è stata inoltre rinforzata nella zona del centraggio per aumentare la stabilità nellarea centrale dello stampo.
Pubblicato su Materie Plastiche ed Elastomeri 3/2001
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