testmenu.gif (9867 byte)

Materie Plastiche
ed Elastomeri
Rivista tecnica

Fondata nel 1935

 Abbonamenti
Notizie
Documenti
Fiere
Articoli
Design
Link
In vetrina

 
Una Pubblicazione:
O.VE.S.T. Srl
Via S. D'orsenigo, 22
20135 Milano

E-mail redazione
redampe@ovest.it

Direttore responsabile
Ugo Carutti

Direttore editoriale Webmaster
Carlo Latorre

 

 

 

Ovest © Tutti i diritti riservati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vetrina

L’isola delle smart-card

Secondo le previsioni di mercato, la domanda mondiale di smart-card (tessere magnetiche o con microchip utilizzate per carte di credito, schede telefoniche, carte d’identificazione ecc.) supererà i 6 miliardi di pezzi all’anno entro il 2003.

Per produrle, Demag Ergotech propone isole di stampaggio dedicate, denominate smartXpress, basate su presse idrauliche con gruppo chiusura a ginocchiera.

Una versione di questo sistema, presentata in occasione di una open-house presso lo stabilimento di Wiehe (Germania), verteva su una macchina con forza di chiusura pari a 100 tonnellate, equipaggiata con stampo a 4 cavità, dispositivo di estrazione forzata Zubler e sistema di tranciatura e impilamento Max Allermann. In base alle esigenze di produzione, Demag Ergotech fornisce le isole complete di sistema di alimentazione del materiale, unità di decorazione e d’inserimento per il microchip.

Le presse Ergotech destinate a tali applicazioni possono essere dotate di accessori quali collegamenti di entrata e uscita liberamente programmabili per le periferiche, interfaccia CAN-Bus per termoregolatore a due circuiti, tre canali caldi integrati ecc.

Ma il punto di forza dei sistemi smartXpress sembra essere soprattutto la velocità di produzione: grazie a un tempo di ciclo di 4,4 secondi, la produzione annua di schede può superare nettamente i 20 milioni di unità. Nessun problema, inoltre, per l’inserimento del microchip, poiché le cavità dello stampo (di tipo modulare) possono essere sostituite con versioni specifiche dotate di appositi punzoni, gestiti con precisione mediante un sistema servo-radiale.

Una volta estratte dallo stampo, le schede si raffreddano sotto l’azione dell’aria ambiente e raggiungono la stazione di tranciatura, dove la materozza viene rimossa senza lasciare bave. Il successivo sistema d’impilamento dispone le schede in gruppi suddivisi in base alla cavità di provenienza dallo stampo, pronti per eventuali lavorazioni di finitura oppure per l’imballaggio. 

 

Pubblicato su Materie Plastiche ed Elastomeri 04/2001