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Maguire
Hall 10 - Stand A 26
English
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Attrezzature ausiliarie ad alta tecnologia rappresentano il
patrimonio della Maguire, che sarà presente a Düsseldorf con alcune novità, a
cominciare dal più piccolo tra gli essiccatori della sua gamma, il
modello LPD 30, basato sulla medesima tecnologia a vuoto già utilizzata
per le versioni precedenti e in grado di garantire, secondo il costruttore, notevoli
riduzioni dei consumi energetici. Studiato per il trattamento di quantità ridotte di
materiale, il nuovo essiccatore opera a fianco macchina e si adatta a processi con portate
non superiori a 23 kg/ora.
La camera di essiccazione è suddivisa in tre parti, con una capacità
complessiva di 5 kg circa, apparentemente limitata ma, spiega Maguire, in grado di fornire
la giusta quantità di materiale essiccato senza alcuna pausa, grazie alla continua
rotazione delle tre stazioni, con una riduzione di tempi e consumi di energia indicata
all'80%.
Nuovo e interessante il software di rete sviluppato
dal costruttore per consentire la comunicazione diretta tra le diverse attrezzature
ausiliarie (essenzialmente miscelatori) Maguire installate in uno stabilimento produttivo
o anche in stabilimenti diversi.
Attraverso il programma, denominato Fieldbus Interface, sarà possibile
intercollegare componenti di interi impianti di trasformazione per lo scambio di
informazioni tra tutti i macchinari, comprese quelli incaricati della gestione delle
scorte o dell'imballaggio dei prodotti finiti.
Inoltre, non mancherà sullo stand del costruttore statunitense anche
un modello della nota serie di granulatori Shuttle, progettati per il
trattamento di scarti di grandi dimensioni o spurghi delle macchine trasformatrici, che
vengono riconvertiti in granulato uniforme e pronto al reimpiego immediato.
© Pubblicato su Materie Plastiche ed Elastomeri - Ottobre 2001
English
Abstract
Hi-tech ancillary equipment is shown at Maguire's booth,
including the new Low Pressure Dryer (LPD) 30, devised for companies who operates small
machines or require relatively low resin throughput. The unit, operating beside the press,
accommodates processing machine throughputs up to 23 kg/h, cutting drying time and energy
consumption by 80%, the company claims.
Moreover, a new software, named Fieldbus Interface, has been devised by Maguire to
allow its blenders to be linked to plant-wide systems incorporating input from all
machines, from resin storage to parts packaging. Visitors to the K will find all
information on this new programme from Maguire technicians at Hall 10, Stand A26.
Finally, a model from the well-known Shuttle range of granulators will be also
shown. These machines have been developed to turn scrap and purging into granulates of
uniform quality, ready to reintroduction into the processing cycle.
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