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1935-1995
di Giovanni Baucia
Il principio dellestrusione, prima di approdare allindustria delle materie
plastiche, era impiegato in diversi campi tra i quali la produzione delle mine per matite
e nel settore alimentare per la produzione di spaghetti (questo termine è ancor oggi in
uso nella granulazione delle plastiche). Queste lavorazioni erano però eseguite a freddo.
La gomma ed il nitrato di cellulosa furono tra i primi polimeri estrusi, intorno al
1870-1890, con macchine munite di riscaldamento. Durante la Prima Guerra Mondiale si
cominciò ad estrudere la caseina e nei primi anni 30 il cloruro di polivinile, ma
soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale - con lo sviluppo dei termoplastici (soprattutto
PE e PP) - lestrusione è divenuta la tecnologia più importante per la lavorazione
delle materie plastiche.
I primi estrusori, a pistone e con funzionamento discontinuo, producevano tubi di PVC e
derivati della cellulosa; la trafila a pistone fu inizialmente applicata in Germania per
lestrusione di PVC rigido e pochi anni più tardi sbarcò in Inghilterra per
lestrusione di profilati di fenoliche. Queste macchine furono presto abbandonate a
favore degli estrusori a vite, prima monovite, poi bivite ed in seguito con viti multiple.
I costruttori italiani dalle origini alla fine degli anni 50
La storia dellestrusione inizia in Italia con Luigi Bandera che, nei primi anni
40, fondò a Busto Arsizio una piccola azienda meccanica a carattere familiare.
Dieci anni più tardi lazienda si trasformò in S.p.A. e si trasferì
nellattuale stabilimento di Busto Arsizio. Il primo estrusore, che porta la data
1943, si può ancora oggi vedere allingresso degli uffici dello stabilimento: è il
modello TR60 con diametro della vite di 60 mm, L = 8 D, motore in c.a. da 4 HP, utilizzato
per lestrusione di tubi e profilati di PVC. La Bandera è cresciuta insieme con
lindustria delle materie plastiche, assecondando le richieste di un mercato in
rapido sviluppo, con la caratteristica di progettare e fabbricare internamente tutte le
parti. La varietà degli impianti offerti ha portato alla nascita dellodierno
gruppo, che riunisce ben cinque società.
Allinizio degli anni 50 Bandera costruiva estrusori di grande diametro non
solo per tubi e profilati, ma anche per altre lavorazioni, come testimonia
lestrusore con diametro vite di 160 mm fornito alla SIR di Rovelli (Sardegna) per la
compoundizzazione e granulazione di materie prime. Bandera fornì impianti completi, quasi
mai di serie, sempre su misura delle esigenze del trasformatore; anticipò cioè quella
che sarà (ed è tuttoggi) la principale arma dellindustria costruttrice
italiana rispetto alla concorrenza straniera. In seguito, Bandera iniziò la costruzione
degli impianti per il soffiaggio dei film, che si possono considerare i precursori degli
impianti di grandi dimensioni per teloni agricoli (1970), esportati in tutto il mondo, e
degli estrusori bivite corotanti e controrotanti.
Un altro pioniere dellestrusione fu Lanfranco Dolci, che dal 1951 al 1953 operò con
la società C.I.L.P.L.A. di Cusano Milanino, costruendo i primi estrusori serie N con
diametri vite di 35, 45, 60, 90 mm e L = 18 D. Nel 1953 nacque la Ing. L. Dolci che in
breve tempo acquisì una posizione di elevato livello nella costruzione di impianti per il
soffiaggio di film di polietilene (tra i primi nel mondo). Il primo ad essere costruito fu
un impianto in bolla per PE, basato su unestrusione verticale dallalto con
raccolta delle bobine dal basso; nello stesso periodo furono commercializzati impianti
orizzontali e verticali per film di PVC e nel 1954 fu la volta dei primi estrusori in
bolla "dal basso verso lalto" per polietilene. La serie degli estrusori
monovite si ampliò successivamente da un diametro di 20 mm fino a 120 mm, con L che
raggiungeva 24-28 D. Le macchine erano fornite con teste di estrusione per tubi,
profilati, per il rivestimento di cavi e tubolari soffiati di PE e PVC. Sono del 1958 i
primi impianti a testa piana per foglia di PS e ABS, che preludono alle moderne linee per
film estensibili di poliolefine. Anche la Dolci detiene un primato mondiale per il primo
impianto di soffiaggio con filiere ed anello rotante.
Un altro primato italiano è il primo estrusore bivite corotante per la produzione di tubi
di PVC rigido, costruito nel 1938 dalla LMP di Torino su progetto di Roberto Colombo.
Questa società iniziò lattività nel 1937 come trasformatore di resine
termoindurenti per lindustria automobilistica. Nel 1939 la LMP vendette il primo
lotto di macchine alla società tedesca IGE Farben e nel 1946 iniziò su larga scala una
duplice attività a Torino (in via Nicomede Bianchi), come costruttore d'impianti di
estrusione bivite e trasformatore di tubi, lastre e profilati. Ciò le permise di
sviluppare potenti estrusori a due o più viti compenetranti, ruotanti nello stesso senso,
a passo e diametro crescente e con forte potenza di mescolamento, con tutte le
apparecchiature accessorie. Nel 1948 la LMP concesse licenze di costruzione a società
straniere, che contribuirono a lanciare nel mondo gli estrusori bivite: tra queste il
gruppo belga Herbosch-Polva, linglese Windsor, la francese Creusot-Loire (oggi
Clextral), la giapponese Ikegai Iron Works e la svizzera Chemica. Alla Fiera di Milano del
1951 e 1952, la LMP espose tubi di PVC rigido con diametro massimo di 250 mm, risp. 500
mm, che raccolsero lammirazione e lo stupore dei tecnici intervenuti, perché unici
al mondo. Nel periodo tra il 1950 ed il 1965 la società arrivò a produrre ben duemila
estrusori a viti corotanti.
Le biviti servirono verso la fine degli anni 40 alla società Pasquetti di Varese
dapprima per la produzione di granuli da stampaggio di PVC, PS e ABS. Successivamente
questa società costruì mescolatori-estrusori continui a due viti e con ingranaggi
bielicoidali, coperti da diversi brevetti, per la produzione di granuli, barre, tubi,
profilati ed altro.
Sempre in tema di biviti è da ricordare un altro primato italiano: la costruzione del
primo estrusore bivite controrotante per la granulazione, ad opera della Costruzioni
Meccaniche Clemente Bausano di Rivarolo Canavese (TO). Lattività di questa
società, fondata nel 1946, è continuata negli anni successivi con lapporto dei
figli Eraldo (attuale presidente del Gruppo Bausano) e Livio, questultimo
tragicamente scomparso lanno scorso in un incidente aereo. La produzione iniziò con
una serie di estrusori con diametro da 30 a 130 mm, per granulazioni (60%) tubi e
profilati. Nel 1962 fu costruito lattuale stabilimento.
La Pomini fu fondata da Luigi Pomini nel 1886 come officina per la costruzione di
componenti per organi di trasmissione; nel 1910 incominciò la costruzione di riduttori ad
elevata velocità e nel 1948 fu la volta degli impianti per lindustria siderurgica e
delle prime macchine per la lavorazione delle materie plastiche e della gomma, con licenze
Bridge Farrel e Mc Neil (estrusori per gomma, mescolatori e presse di vulcanizzazione per
pneumatici). In particolare, la gamma di macchine per la gomma comprendeva estrusori
alimentati a caldo direttamente dal mescolatore discontinuo - con teste granulatrici e
roller die - ed estrusori alimentati a freddo tipo Pin Extruder. Le linee di macchine per
le plastiche si estesero nel tempo fino a comprendere mescolatori ed estrusori per
lindustria petrolchimica (con relativi tagli in testa tipo sottacqua),
estrusori monovite alimentati a caldo, estrusori bivite corotanti con taglio in testa, ad
anello liquido od in aria e teste a spaghetti; questi ultimi furono impiegati per la
produzione di master e compound.
Lattività della Amut è da far risalire alla fondazione nel 1948 della
Vinilplastica, da parte di Giovanni Milani, una piccola azienda specializzata
nellestrusione di tubo di PVC, per esempio tubetti per il rivestimento dei freni di
biciclette e motociclette. Nel 1956 la società si trasformò in Milani Resine e si
trasferì a Fagnano Olona (VA), dove i fratelli Giovanni e Giuseppe Milani misero in piedi
un reparto di costruzione di teste e filiere di estrusione, che si affiancò alla
produzione di tubi, profilati e tapparelle. Nel 1958, con lentrata in azienda -
prima come direttore tecnico e poi come socio - di Renzo Arbicò, decollò la Amut che
cominciò a costruire gli impianti di estrusione specializzandosi in linee per tapparelle
di PVC rigido. Alla Fiera della Tecnica di Torino (1958) lattenzione degli operatori
del settore fu richiamata da un impianto per profilati, rivoluzionario per
quellepoca, composto oltre che dallestrusore, da una serie di apparecchiature
di calibratura-traino-taglio riunite in un unico blocco, definito perciò "Gruppo
riunito". Da allora lo sviluppo della Amut fu continuo e costante, grazie anche
allesperienza acquisita come trasformatore. Nel 1961 fu costruito lattuale
stabilimento e la prima bivite costruita porta la data 1969-70.
Il 1955 è lanno di nascita della Officine Meccaniche Union di S.Vittore Olona (MI),
società fondata da Guglielmo Donadoni e Dante Gabba. In quellanno iniziò la
costruzione delle prime macchine per le materie plastiche, mentre già dal 1951 era
disponibile una serie di macchine per la lavorazione del legno. Inizialmente furono
fabbricati estrusori con diametro vite di 45 e 60 mm per altre società del settore; nel
1960, la Union intraprese lattività in proprio, prima con impianti per profilati e
tubi, poi di recupero e colorazione ed infine destrusione e foglia. Oggi la
società, che ha ancora come presidente Guglielmo Donadoni (Dante Gabba è scomparso nel
1986), esporta l85% della sua produzione.
La struttura dellindustria italiana costruttrice di macchine e componenti per
lestrusione, nel 1955-56 è completata dalle seguenti aziende: Officina Meccanica
Cerini Paolo di Busto Arsizio, Cogliati Luigi di Milano - che si specializzò in traini
speciali per profilati e tubi rigidi di PVC fino ad un diametro di 500 mm, tagliatubi
automatici e bobine per lavvolgimento di nastri e tubi flessibili - Lombarda
Macchine Polvara di Milano (ved. tecnologia "Presse ad iniezione", Materie
Plastiche ed Elastomeri, giugno 1955), società che fabbricava anche trafile per gomma e
resine. E da citare inoltre la Comerio Ercole di Busto Arsizio che, fondata nel 1986
(????) per la fabbricazione di macchine per lindustria tessile, diversificò in
seguito la sua produzione raggiungendo una posizione di spicco nella costruzione di
calandre e mescolatori. Nel settore dellestrusione va ricordata la prima trafila da
gomma con vite da 60 mm di diametro, costruita nel 1946 per lindustria svizzera
Gummiwerke di Richertswill.
Parlando del settore dellestrusione in Italia, non possiamo trascurare
unorganizzazione dei vendita, la COVEMA di Milano, fondata da Felice Zosi nel 1951,
alla quale si associò nel 1953 Dino Terragni. La COVEMA non si occupò solo di vendita di
macchine allestero (per esempio impianti Bandera, mescolatori Caccia, saldatrici
SCAE), ma fu anche promotrice di nuove tecnologie e relativi macchinari. Citiamo per
esempio la nascita, nel 1959, della Covema-Corima, che costruì il primo impianto al mondo
per la produzione di rafia di PE e PP, funzionante ancora oggi in Sud Africa: si tratta di
un estrusore Bandera TR 60 attrezzato con una testa piana brevettata per piattine e rafia.
Zosi lasciò la COVEMA nel 1966 e due anni più tardi pose le basi, insieme con Andrea
Crespi, della società Crespi, inizialmente in forma di S.r.l. e successivamente
trasformata in S.p.A. Questa società nel 1971 costruiva a Cassano Magnago (VA) cinque
modelli di estrusori, da 30 a 120 mm di diametro vite, per la produzione di film soffiato
verticale ed orizzontale, stampatrici flessografiche e saldatrici automatiche.
Lestrusione allinizio degli anni 70
Facciamo ora un confronto tra la situazione dellindustria costruttrice nel
1970-71 e nel 1955. Si nota soprattutto che il numero dei costruttori è triplicato, da 11
a 33. Nel 1969, secondo una stima di allora, si lavorò nel nostro paese il 45% del totale
delle materie plastiche estruse. E da notare che unazienda, la Cogliati,
fabbricava solo impianti ausiliari, ed altre due costruivano estrusori particolari per la
produzione di materie prime (Previero e Pomini Farrel).
Lindustria italiana era allora la principale costruttrice al mondo di estrusori
bivite. Dopo i primati conseguiti dalla LMP e dalla Bausano, altre otto società
fabbricavano macchine bivite: Amut, Bandera, ICMA, Leonard, Locati-Pavesi, Pagani,
Pastorello e Prandi. Due società costruivano estrusori soprattutto per la gomma, la
Italmec e la Meccaniche Moderne. Il boom economico in Italia, tra il 1950 ed il 1960,
favorì quest'enorme espansione del settore dellestrusione, che fu caratterizzato da
unintensa lotta concorrenziale superata soltanto da nuovi processi tecnologici e
concezioni costruttive. Sono da citare, per esempio, le seguenti innovazioni italiane,
tutte precedenti il 1971: particolari teste rotanti (Bandera, Dolci, Crespi) per la
produzione di tubolari soffiati con spessori uniformi; impianti della MAM, chiamati con
molta fantasia "Eiffel", che mediante lalimentazione contemporanea di più
estrusori, producevano tubolari soffiati fino a 14 metri di larghezza e spessore di 0,2
mm; testa brevettata della Macchi per lestrusione di due fogli accoppiati anche di
colore diverso; nuovi impianti di estrusione a testa piana della Dolci; gruppi riuniti
automatici per la calibratura, traino e taglio di tubi o avvolgibili (Amut); estrusori,
con un massimo di quattro viti, per grandi produzioni e profilati compositi (Prandi);
produzione di bandellette stirate e particolarmente fibrillate per ottenere corde, spaghi,
rafia di polipropilene (Corima, Leonard).
E di quel periodo la completa messa a punto dellimpianto LMP per
lestrusione di foglia di PS e PE espansi direttamente dal granulo, come pure dei
primissimi impianti di coestrusione di film compositi mediante soffiaggio verticale
(Bandera, Crespi) e a testa piana (Beloit). Questultima società fornì nel 1971 ad
una cartiera svedese una linea per l"extrusion coating" di carta e cartoni
alla velocità di 300 metri il minuto, larghezza utile di 1.900 mm, capacità di
estrusione di 900 kg/h di LDPE.
La Union, che si era fatta un nome come costruttrice di impianti per foglia e lastra,
fornì nel 1971 una linea completa per la produzione di lastre di larghezza pari a 2,5
metri e spessori da 1 a 8 mm; la lastra di ABS era poi termoformata per produrre
imbarcazioni.
Sono da segnalare inoltre i nuovi potenti estrusori bivite (160 mm di diametro) della
Bausano, usati principalmente per lestrusione di profilati direttamente da PVC in
polvere e per i primi recuperi di materiali di scarto. Ricordiamo anche gli impianti della
ICMA, per lestrusione a testa piana di laminati rigidi o semi-rigidi da 1 a 10 mm di
spessore e larghezza da 800 a 2.200 mm, gli impianti dellOMIPA di Morazzone (VA) per
lestrusione a testa piana di lastre e profilati di PMMA destinati
allilluminotecnica (per esempio un estrusore di 120 mm di diametro con produzione
fino a 400 kg/h) e gli impianti completi della Comerio Ercole con estrusori da 30 a 200 mm
per tubi, profilati e rivestimento di conduttori e fili.
1955 |
1970-71 |
Bandera Luigi (Busto Arsizio -
VA)
Bausano Clemente (R. Canavese - TO)
Cerini Paolo (Busto Arsizio - VA)
Cogliati Luigi (Milano)
Comerio Ercole (Busto Arsizio - VA)
Dolci (Cusano Milanino - MI)
LMP (Torino)
Lombarda Macchine Polvara ( Milano)
Pasquetti Carlo (Masnago - VA)
Pomini Luigi (Castellanza - VA)
Union (S.Vittore Olona - MI) |
AMUT (Novara)
Bandera Luigi (Busto Arsizio - VA)
Bausano & Figli (Rivarolo Canav. TO)
Beloit Italia (Rivarolo - TO)
Castello ( Biassono - MI)
Cerini (Busto Arsizio - VA)
Cogliati (S.Pietro allOlmo - MI)
Comerio Ercole (Busto Arsizio - VA)
Corima (Cedrate Gallarate)
Crespi Andrea (Milano)
Dagor Off. Mecc. (Rescaldina - VA)
Dolci (Cusano Milanino - MI)
Ghioldi (Castellanza - VA)
ICMA (S.Giorgio su Legnano - MI)
Ital (Busto Arsizio - VA)
Italmec (Rescaldina - VA)
Leonard (Sumirago - VA)
LMP (Torino)
Locati-Pavesi (Milano)
Macchi (Venegono Inf. - VA)
MAM (Olgiate Olona - VA)
Flli Maris (Rosta - TO)
Mecart (Albavilla - CO)
Meccaniche Moderne (B. Arsizio - VA)
Nebel Negri (Luino - VA)
OMIPA (Morazzone - VA)
Pagani (Rescaldina - VA)
Pastorello (Cologno Monzese - MI)
Pomini - Farrel (Castellanza - VA)
Prandi (Marano Ticino - NO)
Previero Natale (Lipomo - CO)
Termopolivinilica (Argenta - FE)
Union S.Vittore Olona - MI |
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