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Economia
Per le plastiche non cè crisi
Il consumo di materie plastiche in Italia ha registrato, nel 1999,
una crescita del +4,5%, ancora una volta quasi il quadruplo del PIL. La crescita è stata
trainata dal settore imballaggio, con un aumento del 6,2%, ma ha coinvolto tutti gli altri
settori con la sola eccezione dell'agricoltura. I dati più recenti relativi al mercato
italiano delle materie plastiche sono riportati nellultima edizione dello studio
"Plastic Trend Synthesis 1999" - realizzato dalla Plastic Consult di Milano - di
cui riportiamo in queste pagine una sintesi.
Andamento del mercato
L'economia italiana non ha avuto nel 1999 un andamento brillante. Il PIL ha registrato
una crescita dell'1,4%, ben al di sotto della media europea, mentre la produzione
industriale ha avuto un andamento anche peggiore, nonostante la ripresa avutasi nella
seconda metà dell'anno.
Il tasso di inflazione è stato inferiore a quello del 1998, ma superiore al livello
programmato e la spesa delle famiglie ha subito un rallentamento. Anche il commercio
estero ha subito un peggioramento, con le importazioni in forte crescita e le esportazioni
in diminuzione (dopo alcuni anni positivi). L'unica buona notizia, per quanto riguarda
l'economia, è venuta ancora una volta dal tasso di investimento, in crescita del 3-4%,
con l'edilizia che, finalmente, ha ricominciato a contribuire a questo sviluppo.
Il consumo di materie plastiche ha continuato invece il suo trend positivo ottenendo una
crescita globale del 4,5%, ancora una volta quasi il quadruplo del PIL. In realtà, un
notevole contributo a questo trend è probabilmente da attribuirsi al ciclo dello scorte,
a tutti i livelli della catena produttiva, in seguito al forte rialzo dei prezzi dei
polimeri verificatosi nella seconda metà dell'anno.
La produzione ha registrato solo un aumento minimo rispetto ai livelli del 1998, in larga
parte attribuibile alla programmata chiusura di impianti (PVC di Solvay a Ferrara) o ai
fermi temporanei per problemi ambientali (impianto EVC di Marghera). Per far fronte alla
domanda è stato perciò necessario incrementare il flusso delle importazioni, che ormai
rappresentano quasi i due terzi del consumo totale di materie plastiche in Italia.
Mercato delle materie plastiche in Italia nel 1999
(migliaia di tonnellate)
Tutte le resine termoplastiche, espresse come polimero vergine (esclusi
rigenerati, cariche, plastificanti, ecc.), più le resine termoindurenti destinate ad usi
plastici.
* L'offerta è la produzione a meno delle variazioni di stock dei produttori, il consumo
reale sono gli acquisti meno le variazioni di stock dei trasformatori.
Fonte: Plastic Consult Milano
Poliolefine
Le principali termoplastiche (PP, LDPE, LLDPE, HDPE, PVC, PS e EPS) rappresentano circa
il 77% del consumo totale delle materie plastiche e quasi l85% della domanda di
termoplastiche.
La domanda di LDPE/LLDPE è cresciuta del 5,9%, passando da 1.270.000 ton del 1998 a
1.345.000 tonnellate del 1999. Questo risultato, tuttavia, è una media tra il +3,6%
registrato dal LDPE e il +10% del LLDPE. I settori più brillanti per il polietilene
lineare, che ormai rappresenta oltre il 36% della domanda totale di polietilene a bassa
densità, sono stati il film estensibile (+12,3%) e laccoppiamento/coestrusione
(+16,7%).
Lincremento dei consumi di LDPE è imputabile principalmente ai film. Al primo posto
l'accoppiamento/coestrusione, che ha registrato +12%, grazie soprattutto al crescente
impiego di accoppiati nell'imballaggio alimentare. Anche il film termoretraibile e gli
shoppers hanno registrato una moderata crescita, mentre i sacchi industriali e i film per
agricoltura hanno mostrato un segno negativo.
Il consumo di HDPE è cresciuto nel 1999 del 3,7%, molto al di sotto dei livelli raggiunti
nel periodo 1995-98 (in media +8% l'anno). La crescita è stata trainata dagli sbocchi
dellestrusione, soprattutto di tubi e film.
Il consumo di PP nel 1999 è stato in linea con le aspettative, registrando una
soddisfacente crescita, appena sopra il 7%. Il film per imballaggio è stato ancora una
volta il settore trainante, con il BOPP in prima linea. A seguire lastre e tubi, mentre la
crescita delle applicazioni nello stampaggio a iniezione si è rivelata molto di sotto
della media.
Le materie termoplastiche in Italia
(migliaia di tonnellate)
*L'offerta è la produzione a meno delle variazioni di stock dei produttori, il
consumo reale sono gli acquisti meno le variazioni di stock dei trasformatori.
Fonte: Plastic Consult - Milano
PVC e PS
Il consumo totale di PVC è stato quasi pari a quello dello scorso anno, registrando
una trascurabile riduzione dello 0,5%. La maggior parte dei settori è risultata stabile o
in leggera diminuzione, con la sola eccezione dei tubi rigidi e raccordi, che hanno
mostrato una crescita più che soddisfacente.
La domanda di polistireni è invece cresciuta sopra ogni aspettativa, con un tasso
superiore al 6% rispetto ai già considerevoli volumi del 1998. I prezzi, tuttavia, sono
rimasti depressi fino a settembre, quando è iniziata una ripresa che li ha portati ai
più ragionevoli livelli della fine dell'anno. Il settore dello stampaggio a iniezione ha
avuto un andamento deludente e la crescita del consumo è interamente dovuto al settore
dell'estrusione, dove tutti i mercati finali hanno mostrato notevoli incrementi
produttivi. Il segmento che ha registrato il migliore andamento è quello dei monouso, ma
ha avuto un buon sviluppo anche l'imballaggio alimentare, soprattutto grazie al forte
aumento dell'export.
L'EPS ha confermato il trend positivo iniziato nel 1997, con un tasso di crescita, nel
1999, superiore al 5%. La crescita, in questo caso, è stata guidata dall'imballaggio per
gli elettrodomestici e dall'isolamento termico.
Termoindurenti per usi plastici
Masse da stampaggio, resine poliestere insature ed epossidiche per usi plastici,
isocianati e polioli per poliuretani.
* L'offerta è la produzione a meno delle variazioni di stock dei produttori, il consumo
reale sono gli acquisti meno le variazioni di stock dei trasformatori.
Fonte: Plastic Consult - Milano
Limballaggio tira la volata
Limballaggio è di gran lunga il maggiore sbocco per le materie plastiche e la
sua importanza continua ad aumentare: nel 1995 rappresentava il 43% del mercato totale
delle materie plastiche, nel 1999 questa quota è salita al 46%. La domanda totale di
materie plastiche per imballaggio è cresciuta lo scorso anno del 6,2%, i settori del
flessibile del +7,7% ed i contenitori rigidi del +4,3%. Nell'imballaggio di protezione ha
avuto un interessante sviluppo il polistirene espanso.
La crescita del mercato dell'imballaggio flessibile è dovuta essenzialmente al film
estensibile e termoretraibile (che registrano insieme una crescita del 10%) e al film per
imballaggio automatico (+10-11%), grazie alle buone performance del BOPP. Gli shoppers
continuano il loro trend positivo, mentre gli altri settori del flessibile risultano
ancora stagnanti.
Nell'imballaggio rigido le bottiglie hanno registrato un modesto +3,5%, dovuto sia
all'estate piovosa che ha depresso la domanda di bibite, sia alla diminuzione
dell'esportazione di preforme in PET. Le bottiglie per il latte in PET e HDPE hanno invece
registrato un buon andamento.
La domanda di materie plastiche per edilizia e costruzione è aumentata lo scorso anno di
circa il 4%. La domanda di tubi ha avuto un buon andamento nel 1999, per effetto
soprattutto dei lavori pubblici (adduzione acqua, rete fognaria, distribuzione gas) e
della ristrutturazione. La crescita si è suddivisa tra tutti i materiali (HDPE, PP e
PVC). Soddisfacente anche landamento del mercato dellisolamento, nonostante
una brutta partenza a inizio d'anno, mentre i profilati per finestre hanno registrato
crescita zero, ancora penalizzati dalla crisi dei mercati esteri, che assorbono la maggior
parte della produzione italiana.
Il mobile e arredamento è il terzo settore in ordine di importanza, dopo imballaggio ed
edilizia, e rappresenta il 5,6% della domanda totale di plastiche. Il consumo di materie
plastiche nel settore ha registrato nel 1999 un aumento appena superiore al 4%.
Bene lauto, ma non le calzature
Il consumo di materie plastiche nel settore dellautomobile ha registrato nel 1999
una leggera crescita, non dovuta però ad un ulteriore aumento della penetrazione, già
molto alta, ma al fatto che i consumi registrati includono anche plastiche destinate a
parti di ricambio e componenti destinati all'esportazione.
Nel 1999 si è avuto un rallentamento della crescita della produzione italiana di
elettrodomestici, in quanto le esportazioni sono state frenate dallaccresciuta
competizione internazionale, soprattutto nella prima metà dell'anno. Il consumo di
materie plastiche ha registrato tuttavia un aumento del 6%, dovuto principalmente alla
ulteriore progressiva sostituzione di componenti in metallo, soprattutto nelle lavatrici e
in alcuni piccoli elettrodomestici.
Il consumo di materie plastiche in agricoltura nel 1999 è stato invece sostanzialmente
stabile, con andamenti contrapposti nelle due principali applicazioni: film per copertura
serre in calo e tubi per irrigazione in lieve crescita. Tra le altre applicazioni delle
materie plastiche, il comparto più importante è quello delle calzature, penalizzato nel
1998 dalle difficoltà incontrate nei mercati di esportazione; per questa ragione si è
registrato, nel corso dellanno, solo un recupero minimo del consumo di plastiche.
La maggior parte degli altri sbocchi abbigliamento, pelletteria, articoli di
cancelleria, giardinaggio ecc. - appare piuttosto plafonata. La domanda di materie
plastiche in questi settori si muove tendenzialmente in linea coi settori di applicazione
che a loro volta seguono l'andamento generale dell'economia.
Export in crescita per i trasformatori
Nonostante il rallentamento dell'economia avvenuto nel 1999, la produzione totale di
manufatti plastici ha registrato una crescita significativa (+4,5%), attribuibile in gran
misura allandamento delle esportazioni da parte dei trasformatori italiani, che
hanno prodotto un ulteriore incremento del net export (oltre +7% in quantità).
La trasformazione delle materie plastiche in Italia
* Il valore aggiunto è stato calcolato come differenza tra prezzo di vendita e
costo materie prime
Fonte: Plastic Consult Milano
Per quanto riguarda la produzione per tecnologia, lestrusione, che rappresenta quasi
la metà del totale della produzione di manufatti in plastica, è ancora una volta il
settore che ha registrato la maggior crescita. Il settore dei film è cresciuto oltre il
6%, grazie soprattutto al PP biorientato e al film termoretraibile di LLDPE.
Tassi di crescita ancora più alti, vicino all'11%, sono stati registrati dal settore
della foglia/lastra per termoformatura, dove si è avuto uno sviluppo straordinario dei
monouso.
Dopo molti anni di costante notevole sviluppo, il settore del soffiaggio ha registrato
invece una crescita in linea con la media del settore, come pure lo stampaggio a
iniezione, a seguito delle difficoltà incontrate dai trasformatori italiani nei mercati
di sbocco delle loro esportazioni.
Produzione per tecnologia (%)
* espansi, poliestere insature, stampaggio rotazionale, colata, slush e dip
moulding, sinterizzazione, stampaggio termoindurenti.
Fonte: Plastic Consult - Milano
Chi e' Plastic Consult
La Plastic Consult di Milano (Tel. 02.47711169) è una società di consulenza,
privata e indipendente, specializzata nell'industria di trasformazione delle materie
plastiche (formulazione e granulazione, prima e seconda lavorazione, riciclo, produzione
di componenti, semilavorati e manufatti finiti) in tutti i suoi aspetti: tecnologia,
economia di processo, mercati, struttura produttiva, innovazione e reperibilità di
know-how, competitività e posizionamento strategico, problemi ambientali.
Plastic Consult completa ogni anno circa 20 ricerche che riguardano manufatti in materia
plastica, materiali polimerici, ambiente e competitività tra i materiali. La società
segue giornalmente l'andamento dell'industria delle materie plastiche in Italia: i
risultati di questa rilevazione permanente vengono condensati nello studio multiclient
Plastic Trend Synthesis, un rapporto facile da consultare, esauriente ma sintetico, che
viene pubblicato ogni anno.
Plastic Consult mette a disposizione dei clienti, oltre alle risorse professionali, un
esauriente centro di documentazione sulle materie plastiche, alimentato principalmente da
informazioni ottenute attraverso contatti personali con tutte le categorie di operatori
attivi nel settore.
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