testmenu.gif (9867 byte)

Materie Plastiche
ed Elastomeri
Rivista tecnica

Fondata nel 1935

 Abbonamenti
Notizie
Documenti
Fiere
Articoli
Design
Link
In vetrina

 
Una Pubblicazione:
O.VE.S.T. Srl
Via S. D'orsenigo, 22
20135 Milano

E-mail redazione
redampe@ovest.it

Direttore responsabile
Ugo Carutti

Direttore editoriale Webmaster
Carlo Latorre

 

 

 

Ovest © Tutti i diritti riservati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Economia

Per le plastiche non c’è crisi

Il consumo di materie plastiche in Italia ha registrato, nel 1999, una crescita del +4,5%, ancora una volta quasi il quadruplo del PIL. La crescita è stata trainata dal settore imballaggio, con un aumento del 6,2%, ma ha coinvolto tutti gli altri settori con la sola eccezione dell'agricoltura. I dati più recenti relativi al mercato italiano delle materie plastiche sono riportati nell’ultima edizione dello studio "Plastic Trend Synthesis 1999" - realizzato dalla Plastic Consult di Milano - di cui riportiamo in queste pagine una sintesi.

 

Andamento del mercato

L'economia italiana non ha avuto nel 1999 un andamento brillante. Il PIL ha registrato una crescita dell'1,4%, ben al di sotto della media europea, mentre la produzione industriale ha avuto un andamento anche peggiore, nonostante la ripresa avutasi nella seconda metà dell'anno.
Il tasso di inflazione è stato inferiore a quello del 1998, ma superiore al livello programmato e la spesa delle famiglie ha subito un rallentamento. Anche il commercio estero ha subito un peggioramento, con le importazioni in forte crescita e le esportazioni in diminuzione (dopo alcuni anni positivi). L'unica buona notizia, per quanto riguarda l'economia, è venuta ancora una volta dal tasso di investimento, in crescita del 3-4%, con l'edilizia che, finalmente, ha ricominciato a contribuire a questo sviluppo.
Il consumo di materie plastiche ha continuato invece il suo trend positivo ottenendo una crescita globale del 4,5%, ancora una volta quasi il quadruplo del PIL. In realtà, un notevole contributo a questo trend è probabilmente da attribuirsi al ciclo dello scorte, a tutti i livelli della catena produttiva, in seguito al forte rialzo dei prezzi dei polimeri verificatosi nella seconda metà dell'anno.
La produzione ha registrato solo un aumento minimo rispetto ai livelli del 1998, in larga parte attribuibile alla programmata chiusura di impianti (PVC di Solvay a Ferrara) o ai fermi temporanei per problemi ambientali (impianto EVC di Marghera). Per far fronte alla domanda è stato perciò necessario incrementare il flusso delle importazioni, che ormai rappresentano quasi i due terzi del consumo totale di materie plastiche in Italia.


Mercato delle materie plastiche in Italia nel 1999
(migliaia di tonnellate)

Tutte le resine termoplastiche, espresse come polimero vergine (esclusi rigenerati, cariche, plastificanti, ecc.), più le resine termoindurenti destinate ad usi plastici.
* L'offerta è la produzione a meno delle variazioni di stock dei produttori, il consumo reale sono gli acquisti meno le variazioni di stock dei trasformatori.
Fonte: Plastic Consult – Milano

 

Poliolefine

Le principali termoplastiche (PP, LDPE, LLDPE, HDPE, PVC, PS e EPS) rappresentano circa il 77% del consumo totale delle materie plastiche e quasi l’85% della domanda di termoplastiche.
La domanda di LDPE/LLDPE è cresciuta del 5,9%, passando da 1.270.000 ton del 1998 a 1.345.000 tonnellate del 1999. Questo risultato, tuttavia, è una media tra il +3,6% registrato dal LDPE e il +10% del LLDPE. I settori più brillanti per il polietilene lineare, che ormai rappresenta oltre il 36% della domanda totale di polietilene a bassa densità, sono stati il film estensibile (+12,3%) e l’accoppiamento/coestrusione (+16,7%).
L’incremento dei consumi di LDPE è imputabile principalmente ai film. Al primo posto l'accoppiamento/coestrusione, che ha registrato +12%, grazie soprattutto al crescente impiego di accoppiati nell'imballaggio alimentare. Anche il film termoretraibile e gli shoppers hanno registrato una moderata crescita, mentre i sacchi industriali e i film per agricoltura hanno mostrato un segno negativo.
Il consumo di HDPE è cresciuto nel 1999 del 3,7%, molto al di sotto dei livelli raggiunti nel periodo 1995-98 (in media +8% l'anno). La crescita è stata trainata dagli sbocchi dell’estrusione, soprattutto di tubi e film.
Il consumo di PP nel 1999 è stato in linea con le aspettative, registrando una soddisfacente crescita, appena sopra il 7%. Il film per imballaggio è stato ancora una volta il settore trainante, con il BOPP in prima linea. A seguire lastre e tubi, mentre la crescita delle applicazioni nello stampaggio a iniezione si è rivelata molto di sotto della media.

 

Le materie termoplastiche in Italia
(migliaia di tonnellate)

*L'offerta è la produzione a meno delle variazioni di stock dei produttori, il consumo reale sono gli acquisti meno le variazioni di stock dei trasformatori.
Fonte: Plastic Consult - Milano

 

PVC e PS

Il consumo totale di PVC è stato quasi pari a quello dello scorso anno, registrando una trascurabile riduzione dello 0,5%. La maggior parte dei settori è risultata stabile o in leggera diminuzione, con la sola eccezione dei tubi rigidi e raccordi, che hanno mostrato una crescita più che soddisfacente.
La domanda di polistireni è invece cresciuta sopra ogni aspettativa, con un tasso superiore al 6% rispetto ai già considerevoli volumi del 1998. I prezzi, tuttavia, sono rimasti depressi fino a settembre, quando è iniziata una ripresa che li ha portati ai più ragionevoli livelli della fine dell'anno. Il settore dello stampaggio a iniezione ha avuto un andamento deludente e la crescita del consumo è interamente dovuto al settore dell'estrusione, dove tutti i mercati finali hanno mostrato notevoli incrementi produttivi. Il segmento che ha registrato il migliore andamento è quello dei monouso, ma ha avuto un buon sviluppo anche l'imballaggio alimentare, soprattutto grazie al forte aumento dell'export.
L'EPS ha confermato il trend positivo iniziato nel 1997, con un tasso di crescita, nel 1999, superiore al 5%. La crescita, in questo caso, è stata guidata dall'imballaggio per gli elettrodomestici e dall'isolamento termico.

 

Termoindurenti per usi plastici

Masse da stampaggio, resine poliestere insature ed epossidiche per usi plastici, isocianati e polioli per poliuretani.
* L'offerta è la produzione a meno delle variazioni di stock dei produttori, il consumo reale sono gli acquisti meno le variazioni di stock dei trasformatori.
Fonte: Plastic Consult - Milano

 

L’imballaggio tira la volata

L’imballaggio è di gran lunga il maggiore sbocco per le materie plastiche e la sua importanza continua ad aumentare: nel 1995 rappresentava il 43% del mercato totale delle materie plastiche, nel 1999 questa quota è salita al 46%. La domanda totale di materie plastiche per imballaggio è cresciuta lo scorso anno del 6,2%, i settori del flessibile del +7,7% ed i contenitori rigidi del +4,3%. Nell'imballaggio di protezione ha avuto un interessante sviluppo il polistirene espanso.
La crescita del mercato dell'imballaggio flessibile è dovuta essenzialmente al film estensibile e termoretraibile (che registrano insieme una crescita del 10%) e al film per imballaggio automatico (+10-11%), grazie alle buone performance del BOPP. Gli shoppers continuano il loro trend positivo, mentre gli altri settori del flessibile risultano ancora stagnanti.
Nell'imballaggio rigido le bottiglie hanno registrato un modesto +3,5%, dovuto sia all'estate piovosa che ha depresso la domanda di bibite, sia alla diminuzione dell'esportazione di preforme in PET. Le bottiglie per il latte in PET e HDPE hanno invece registrato un buon andamento.
La domanda di materie plastiche per edilizia e costruzione è aumentata lo scorso anno di circa il 4%. La domanda di tubi ha avuto un buon andamento nel 1999, per effetto soprattutto dei lavori pubblici (adduzione acqua, rete fognaria, distribuzione gas) e della ristrutturazione. La crescita si è suddivisa tra tutti i materiali (HDPE, PP e PVC). Soddisfacente anche l’andamento del mercato dell’isolamento, nonostante una brutta partenza a inizio d'anno, mentre i profilati per finestre hanno registrato crescita zero, ancora penalizzati dalla crisi dei mercati esteri, che assorbono la maggior parte della produzione italiana.
Il mobile e arredamento è il terzo settore in ordine di importanza, dopo imballaggio ed edilizia, e rappresenta il 5,6% della domanda totale di plastiche. Il consumo di materie plastiche nel settore ha registrato nel 1999 un aumento appena superiore al 4%.

 

Bene l’auto, ma non le calzature

Il consumo di materie plastiche nel settore dell’automobile ha registrato nel 1999 una leggera crescita, non dovuta però ad un ulteriore aumento della penetrazione, già molto alta, ma al fatto che i consumi registrati includono anche plastiche destinate a parti di ricambio e componenti destinati all'esportazione.
Nel 1999 si è avuto un rallentamento della crescita della produzione italiana di elettrodomestici, in quanto le esportazioni sono state frenate dall’accresciuta competizione internazionale, soprattutto nella prima metà dell'anno. Il consumo di materie plastiche ha registrato tuttavia un aumento del 6%, dovuto principalmente alla ulteriore progressiva sostituzione di componenti in metallo, soprattutto nelle lavatrici e in alcuni piccoli elettrodomestici.
Il consumo di materie plastiche in agricoltura nel 1999 è stato invece sostanzialmente stabile, con andamenti contrapposti nelle due principali applicazioni: film per copertura serre in calo e tubi per irrigazione in lieve crescita. Tra le altre applicazioni delle materie plastiche, il comparto più importante è quello delle calzature, penalizzato nel 1998 dalle difficoltà incontrate nei mercati di esportazione; per questa ragione si è registrato, nel corso dell’anno, solo un recupero minimo del consumo di plastiche.
La maggior parte degli altri sbocchi –abbigliamento, pelletteria, articoli di cancelleria, giardinaggio ecc. - appare piuttosto plafonata. La domanda di materie plastiche in questi settori si muove tendenzialmente in linea coi settori di applicazione che a loro volta seguono l'andamento generale dell'economia.

 

Export in crescita per i trasformatori

Nonostante il rallentamento dell'economia avvenuto nel 1999, la produzione totale di manufatti plastici ha registrato una crescita significativa (+4,5%), attribuibile in gran misura all’andamento delle esportazioni da parte dei trasformatori italiani, che hanno prodotto un ulteriore incremento del net export (oltre +7% in quantità).
 

La trasformazione delle materie plastiche in Italia

* Il valore aggiunto è stato calcolato come differenza tra prezzo di vendita e costo materie prime
Fonte: Plastic Consult – Milano


Per quanto riguarda la produzione per tecnologia, l’estrusione, che rappresenta quasi la metà del totale della produzione di manufatti in plastica, è ancora una volta il settore che ha registrato la maggior crescita. Il settore dei film è cresciuto oltre il 6%, grazie soprattutto al PP biorientato e al film termoretraibile di LLDPE.
Tassi di crescita ancora più alti, vicino all'11%, sono stati registrati dal settore della foglia/lastra per termoformatura, dove si è avuto uno sviluppo straordinario dei monouso.
Dopo molti anni di costante notevole sviluppo, il settore del soffiaggio ha registrato invece una crescita in linea con la media del settore, come pure lo stampaggio a iniezione, a seguito delle difficoltà incontrate dai trasformatori italiani nei mercati di sbocco delle loro esportazioni.

 

Produzione per tecnologia (%)

* espansi, poliestere insature, stampaggio rotazionale, colata, slush e dip moulding, sinterizzazione, stampaggio termoindurenti.
Fonte: Plastic Consult - Milano

 

Chi e' Plastic Consult

La Plastic Consult di Milano (Tel. 02.47711169) è una società di consulenza, privata e indipendente, specializzata nell'industria di trasformazione delle materie plastiche (formulazione e granulazione, prima e seconda lavorazione, riciclo, produzione di componenti, semilavorati e manufatti finiti) in tutti i suoi aspetti: tecnologia, economia di processo, mercati, struttura produttiva, innovazione e reperibilità di know-how, competitività e posizionamento strategico, problemi ambientali.
Plastic Consult completa ogni anno circa 20 ricerche che riguardano manufatti in materia plastica, materiali polimerici, ambiente e competitività tra i materiali. La società segue giornalmente l'andamento dell'industria delle materie plastiche in Italia: i risultati di questa rilevazione permanente vengono condensati nello studio multiclient Plastic Trend Synthesis, un rapporto facile da consultare, esauriente ma sintetico, che viene pubblicato ogni anno.
Plastic Consult mette a disposizione dei clienti, oltre alle risorse professionali, un esauriente centro di documentazione sulle materie plastiche, alimentato principalmente da informazioni ottenute attraverso contatti personali con tutte le categorie di operatori attivi nel settore.